TORINO – “Già dal primo mese dell’anno 2025, sono stati registrati cinque episodi di violenza, con altrettanti agenti feriti. L’ultimo caso si è verificato il 17 febbraio, con due aggressioni in rapida successione”.
A raccontare i fatti è il Sindacato Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria): “La prima si è consumata presso il Padiglione C, dove un detenuto straniero, al quale è stato negato il trasferimento in un’altra sezione detentiva, dove pretendeva di recarsi, ha aggredito un agente afferrandolo per il collo, tentando di strangolarlo.
La seconda aggressione è avvenuta nel Padiglione A, dove un detenuto sottoposto al regime di “Alta Sicurezza” ha sferrato un violento schiaffo all’agente di servizio a causa di una discussione relativa alla somministrazione della sua terapia.”
Entrambi gli agenti sono stati immediatamente accompagnati al pronto soccorso dell’Ospedale Maria Vittoria di Torino da dove sono stati dimessi: uno con una prognosi di 2 giorni, l’altro con una prognosi di 5 giorni.
“La situazione all’interno del carcere di Torino è ormai insostenibile. – Dichiara il Segretario Generale dell’Osapp, Leo Beneduci – Le aggressioni contro il personale sono in continuo aumento e la sicurezza all’interno della struttura è gravemente compromessa. È assolutamente intollerabile che i detenuti, in particolare quelli sottoposti al regime di “Alta Sicurezza”, possano agire con tale impunità e violenza al punto che spadroneggiano a tutto campo.
Chiediamo un intervento urgente e drastico da parte dei vertici regionali e centrali, al fine di garantire la sicurezza del personale penitenziario e ristabilire un clima di serenità lavorativa. È necessario un immediato sfollamento dei detenuti e il rafforzamento delle misure di sicurezza, per restituire dignità e legalità all’interno della struttura.”
L’Osapp ribadisce, ancora una volta, la necessità di un intervento tempestivo per fermare l’escalation di violenze che mette a rischio la sicurezza e l’incolumità degli agenti di Polizia Penitenziaria, nonché la funzionalità della Casa Circondariale di Torino.
“E’ necessario dare supporto al personale restituendo al medesimo serenità e dignità lavorativa”.
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